Parliamo di una scena classica che si può manifestare in un tavolo da poker. Le cose procedono alla grande, stai accumulando chip, quando all’improvviso, un giocatore che magari non doveva neppure giocare quella mano ti scoppia. La rabbia inizia a salire: avevi faticato tanto per arrivare a questo punto, ma ora tutto sembra vanificato. E’ facile in una situazione di questo tipo che la razionalità va a farsi benedire.

Se in una situazione di questo tipo, non riprendi il controllo in fretta, allora inizi a giocare male e… il tilt è dietro l’angolo.

Una delle definizioni di tilt più calzanti, è presa dall’ottimo “The Mental Game of Poker” di Jarred Tendler e Barry Cartar.

TILT = RABBIA + GIOCARE MALE

Il tilt è ciò che succede quando le nostre emozioni impattano negativamente sulle nostre decisioni. Questa definizione può includere emozioni come gioia e noia, le quali possono entrambe condurci a commettere errori e brutte giocate. Ma esiste un’emozione in particolare che quasi sempre precede lo stato di tilt. Il tilt è una fase della rabbia.
Più spesso che no, il tilt si riferisce a uno stato di rabbia. Si va da un lieve quanto prolungato senso di frustrazione, per arrivare alla distruzione della tastiera in un momento d’ira.

Nei prossimi post esamineremo più a fondo le cause e le tipologie di tilt.