Il celebre giocatore di Poker Phil Ivey, conosciuto come il “Tiger Woods” del poker, è accusato di truffa, poiché dichiarato colpevole di aver riconosciuto piccole imperfezioni sul dorso di carte difettose a causa di un errore durante il processo di taglio, avvenuto in un impianto di produzione estero. Ciò gli ha consentito un’incredibile striscia vincente a Punto Banco, il gioco di carte ad alta posta, simile allo chemin de fer, favorito da James Bond. Fondamentalmente, ciò significava il disegno geometrico, stampato sul dorso delle carte da gioco, non era perfettamente simmetrico come dovrebbe, dettaglio impercettibile ad un occhio inesperto. Le carte dovrebbero apparire esattamente uguali se ruotate di 180 gradi. Quando non è così, è possibile, per i cosidetti advantage players, utilizzare un sistema noto come ‘playing the turn’. Il trentaseienne pluricampione Ivey, è stato accompagnato al tavolo da gioco da una donna cinese non identificata, nota per essere l’unica persona a giocare contro il croupier più di tre notti consecutive presso l’esclusivo club di Mayfair lo scorso agosto. La sua straordinaria striscia vincente è stata testimoniata da un ispettore del Crockfords e da dieci telecamere. Inizialmente il gioco d’azzardo aveva 60.000 euro per ogni mano, successivamente la direzione ha dato il permesso di aumentare la sua quota fino a 180.000 euro A quanto risulta la sua accompagnatrice, cui è già stato vietato l’accesso da almeno due casinò al mondo, è stata in grado di individuare le imperfezioni nei disegni sul dorso delle carte da gioco, consentendo a Phil Ivey di piazzare le sue scommesse. I due hanno chiesto al dealer di ruotare le carte di 180 gradi, con la scusa della superstizione e, con la stessa scusa, lo hanno persuaso a non distruggere il mazzo utilizzato a fine gioco, come è tradizione fare. Dato che ciò non sembrava dare a Phil Ivey alcun vantaggio egli ha acconsentito. Il Crockfords, con la sua storia di 184 anni, è il più antico club privato di gioco al mondo. A quanto pare la massiccia richiesta da parte di Macao di mazzi di carte da usare e poi distruggere, aumentando esponenzialmente la produzione, ha provocato una diminuizione dei controlli di qualità, rendendo possibile quanto accaduto. La vincita di Phil Ivey di 9.200.000 euro è stata bloccata dal casinò, che ha rifiutato di pagarla. Il giocatore si è pertanto rivolto all’Alta Corte, citando in giudizio il Mayfair Club Crockfords, in quella che si preannuncia la più grande battaglia legale nella storia del casinò. Staremo a vedere.